lunedì 15 marzo 2010

VOLK



VÖLK LA FRATELLANZA DEL SANGUE.

Völk significa Popolo, Razza, Stirpe, Lignaggio, Legame genetico e di sangue: Parentela. Il vero significato della parola, trascende tuttavia quello della definizione biologica, ed ha un significato che attiene più alla sfera spirituale che a quella materiale. Si parla di Völk, per identificare una comunità di individui, di matrice ario-germanica, che sentono vibrare, dentro di sé, il medesimo anelito alla purezza del sangue, e che, partecipando della Natura, percepiscono la forza vitale e l' essenza trascendente e cosmica che li unisce; e che li collega indissolubilmente gli uni agli altri, nel vincolo della Somiglianza.

Völk è il popolo che, abitando un determinato luogo, è diventato pienamente consapevole di essere una manifestazione interrelata della Natura, e del Genio di quel luogo, e accetta volontariamente di subirne e condividerne l'influsso; e la Potenza. I teorici Völkisch affermano che i Germani, nati in un zona geo-climatica nordica, austera e misteriosa, sono profondamente sensibili alla luce esterna e all'illuminazione interiore; e sono attratti e guidati, inconsciamente, da un intimo anelito fosforico, concepito anche come lucido splendore divino.

Questa propensione genetica per il fulgore Lucifero, è in diretto rapporto con una innata conoscenza intuitiva, che deve però venire recuperata e riattualizzata; per riformularsi come sistema filosofico e meditativo coerente, che la liberi dalla latenza della dimensione inconscia, riportandola al livello della Chiara Luce della Consapevolezza. La dottrina razziale germanica, riassume e ristruttura la sensibilità Völkisch, configurandola su livelli di indagine e di conoscenza scientifica.

La consapevolezza della stretta relazione, esistente tra la natura del luogo di nascita, e le caratteristiche razziali, psicologiche, caratteriali, spirituali e qualitative, di un individuo e di un popolo, o Völk, non può che portare alla decisa ripulsa delle influenze alienanti e degeneranti, che provengono dalle razze, dai luoghi, e da caratteri estranei; mutandosi, poi, in un acceso e lucido antiebraismo, che, smettendo di essere sotterraneo, esce finalmente alla luce; con filosofi come Otto Gmelin, Friederich Ratzel, Wilhelm Heinrich Riel, Bertold Auerbach, e molti altri.

Se, infatti, i Tedeschi anelano alla Luce, che non è solo fisica ma anche spirituale, i popoli semitici, che provengono da lande deserte e sterili, sono dotati, invece, di scarsa spiritualità e di preponderanti attitudini materiali, e dedicano la propria vita al profitto, e ad attività esecrabili;come l'usura. Lo studio eugenetico per la protezione della Razza, promosso durante il III Reich, si fonda su basi scientifiche, e si avvale di meticolose indagini mediche, razziali, ematiche, antropologiche, ed antropometriche. Lo scopo dichiarato è quallo di ottenere, in breve tempo, la purificazione, il miglioramento, e la rigenerazione della stirpe Ariano Germanica.

La sensibilità del völk germanico nasce dal suo innato radicamento al luogo di nascita, e della "forza vitale" ad esso inerente. Questa tesi, condivisa anche da non germanici, come George Bernard Shaw, postula, per il popolo germanico, un'energia che lega l'individuo, appartenente a questo völk, ad un implicito destino di potenza e supremazia; derivante dalla sua qualità spirituale e psicofisica superiore. La posizione della Corrente völkisch è nettamente antimodernista ed anti-industriale, poiché rigetta il progresso tecnologico, pronunciandosi in favore di un ritorno alle campagne, e all'universo naturale di origine, in cui il popolo tedesco può ritrovare la sua effettiva genialità; attualmente smarrita e confusa, a causa dello sradicamento operato dalla civiltà industriale, che ha allontanato l'individuo dal suo völk e da sé stesso.

La Natura è un essere vivente, spontaneo, colmo di forza vitale, a cui è possibile attingere energia, per purificarsi in essa; con una volontaria immersione spirituale. Si tratta, chiaramente,di un sentimento di comunione spirituale, animica e mistica, che rende capace solo l'individuo che a ppartiene al medesimo völk, di percepire, chiaramente, il legame che lo collega alla Natura del Luogo e a tutti i membri del medesimo gruppo, fruendo delle qualità caratteriali e spirituali che irradiano da quell'Omphalos di nascita.

Nessuno straniero, alieno od estraneo ad un dato völk, può appropriarsi delle qualità di quest'ultimo, né trovare una qualche autorealizzazione spirituale reale, al di fuori del proprio alveo razziale e genetico. Tuttavia, il concetto di völk , di popolo o razza, non va affatto limitato all'interno di un ambito meramente Nazionalistico, dato che i membri dello stesso Ceppo razziale, possono appartenere anche a Stati territorialmente diversi, pur presentando caratteristiche somatiche, caratteriali e spirituali simili.

Allo stesso modo, una Nazione può venire divisa in due o più parti dalle differenti Anime degli abitanti. L'uomo coerente con l'ideologia völkisch, abbandona ogni illusione illuministica, razionale od empirica; lascia ogni sciocca arroganza biblica, che lo vuole dominatore della natura, per entrare, umilmente, nella dimensione naturale della condivisione cosmica; che lo porta a realizzarsi, individualmente e spiritualmente, in armonia razziale, biologica, e genetica, con la propria reale natura originaria. II Völk si manifesta anche come entità storica proveniente dal remoto passato, e l'individuo di stirpe ariano germanica sente vibrare, nel proprio sangue, il retaggio atavico della sua razza pura, così bene viene descritta nel "De Bello Gallico" di Cesare e, soprattutto, nella "Germania" di Tacito: Chiara, Forte, Bionda, Piena di energia esplosiva.

Tuttavia, la tensione spirituale non trova una corrispettiva azione reale e politica: i moti e le rivoluzioni del 1848, malgrado le speranze, non hanno portato ad una unificazione reale della Germania e del Popolo tedesco. Alla proclamazione del Re di Prussia come Imperatore, da parte di Bismark nel 1871, segue il governo del Secondo Reich, che si occupa prevalentemente di problemi burocratici, che nulla hano a che spartire con la realizzazione spirituale dell'unità del völk tedesco.

In effetti, il II Reich, tradendo la sensibilità völkisch, si preoccupa di rafforzare la propria stabilità politica ed economica, aumentando l'industrializzazione e l'inurbamento, a scapito del legame naturale del popolo con la sua terra. Il nuovo Reich, salutato dagli entusiasmi maturati nell'attesa di una a lungo desiderata unità politica, e spirituale, opera una Realpolitik Bismarckiana che diviene, ben presto, la fonte di una cocente delusione popolare.

Ci si rivolge allora al passato, in una ricerca delle proprie origini razziali, per ritrovare nella propria natura e nel concetto di völk quella similianza ed unità spirituale che è stata per così tanto tempo disattesa. Il Processo energetico e psichico di adesione archetipica popolare scatta, allora, come una molla, manifestandosi in un generale ritorno alla Natura, e alla spiritualità cosmica, e focalizzandosi nel fenomeno epocale dei Wandervogel; gruppi di giovani che organizzano lunghe gite domenicali nelle foreste tedesche, alla ricerca della propria identitàspirituale.

Non si tratta di una semplice insofferenza politica, perché questi gruppi, che diventano sempre più estesi ed organizzati, hanno come scopo il ripristino degli antichi riti, e delle usanze rituali germaniche. Molti di essi svolgono ricerche approfondite, per ritrovare e riattualizzare gli antichi culti solari. Come portatori del Geist, lo Spirito del proprio Völk, o Stirpe ariana, essi sentono la potenza della forza vitale del Vril, spingerli verso un punto di rigenerazione genetica.

Si tratta di una rinascita, di un pregressus ab uterum: un'uscita dall'utero della propria stirpe, in un evento iniziatico che realizza, in chi vi partecipa, la coesione, le certezze, e la consapevolezza del proprio !”Dharma Pagano” e della esatta propria collocazione all'interno del Völk Ariano; in un profondo legame con la Madre Terra, che solo così può compiersi davvero. La dottrina hitleriana della Herrenvòlk, la razza nobile che deve affermarsi, come la si ritrova nel "Mein Kampf, ha le sue radici nel movimento Völkisch.

Il simbolo dell'albero Irminsul, che si ritrova spesso negli scritti del movimento, indica la forza del contadino tedesco; che si radica nella terra e si protende verso il Sole e il Cosmo, richiamando in sé il potere di Yggdrasyl, il mistico albero della conoscenza, concepito dai Germani come Axis mundi.

Non facendo parte dello stesso Völk, l'ebreo è uno straniero in un territorio estraneo; un essere demoniaco che vuole infiltrasi subdolamente , e minare alla base la felicità del popolo germanico, distruggendone le radici. Paul de Lagarde, filosofo Völkisch della seconda metà del XIX secolo, è dell'idea che sia necessario esiliare gli ebrei nel Madagascar, dato che : "non si può discutere con dei bacilli".

Nel 1942 Hitler riprende la stessa idea:

"La battaglia che noi intraprendiamo è della stessa natura terapeutica della battaglia intrapresa nel secolo scorso: da Pasteur e da Koch".

M.L

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